La Divina commedia, 2. sējums

Pirmais vāks
Presso Tommaso Masi e comp., 1806
 

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389. lappuse - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue Cristo fece sposa. Ma l'altra, che volando vede e canta La gloria di Colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api che s'infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva ' Canto ix Là dove il suo amor sempre soggiorna.
15. lappuse - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
168. lappuse - Queli' esser parte per diverse essenze, Da lui distinte e da lui contenute ; Gli altri giron per varie differenze Le distinzion, che dentro da sé hanno, Dispongono a lor fini e lor semenze. Questi organi del mondo così vanno, Come tu vedi omai, di grado in grado, Che di su prendono, e di sotto fanno. Riguarda bene a me, sì com' io vado Per questo loco al ver che tu disiri, Sì che poi sappi sol tener lo guado.
126. lappuse - Non pur per ovra delle rote magne, Che drizzan ciascun seme ad alcun fine, Secondo che le stelle son compagne; Ma per larghezza di grazie divine, Che sì alti vapori hanno a lor piova, Che nostre viste là non van vicine ; Questi fu tal nella sua vita nuova Virtualmente, ch'ogni abito destro Fatto averebbe in lui mirabil pruovn.
171. lappuse - Quali per vetri trasparenti e tersi, O ver per acque nitide e tranquille, Non sì profonde che i fondi sien persi, Tornan de...
155. lappuse - LA gloria di colui che tutto move per l'universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove. Nel ciel che più della sua luce prende fu...
292. lappuse - Lo pan che il pio padre a nessun serra : Ma tu che, sol per cancellare, scrivi, Pensa che Pietro e Paolo, che moriro Per la vigna che guasti, ancor son vivi. Ben puoi tu dire : I...
207. lappuse - Ma gli elementi che tu hai nomati, E quelle cose che di lor si fanno, Da creata virtù sono informati. Creata fu la materia eh' egli hanno, Creata fu la virtù informante In queste stelle che intorno a lor vanno. L' anima d' ogni bruto, e delle piante, Di complession potenziata tira Lo raggio e il moto delle luci sante.
251. lappuse - Ciò che non muore, e ciò che può morire, Non è se non splendor di quella idea, Che partorisce, amando, il nostro Sire...
169. lappuse - Così l' intelligenzia sua bontate Moltiplicata per le stelle spiega, Girando se sovra sua unitale. Virtù diversa fa diversa lega Col prezioso corpo , che l' avviva , 1 40 Nel qual , sì come vita in voi , si lega . Per la natura lieta, onde deriva, La virtù mista per lo corpo luce, Come letizia per pupilla viva. Da essa vien ciò , che da luce a luce Par differente , non da denso e raro : Essa è formal principio , che produce , Conforme a sua bontà, lo turbo e '1 chiaro.

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